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"Prego, desidera?". Quasi quotidianamente ciascuno di noi si sente rivolgere questa breve frase da un negoziante, un commesso, un addetto alle vendite. E piu' facilmente si può udirla in una città come Firenze, che dalla sua fitta rete di negozi (o botteghe? è aperto il dibattito) e mercati ha tratto vanto, sviluppo, ricchezza, trasformandola in una tradizione che è talmente penetrata nella sua secolare vita da produrre riflessi imponenti sulla cultura, l'ambiente, il turismo.
Questo libro non è solo venato, come qualcuno potrebbe supporre nello scorrere molte delle sue pagine, dal rimpianto sul "bello" che c'era e che adesso non c'è piu'. Non tutto era bello nel passato, come non tutto è brutto e anonimo oggi. In realtà il volume è un'omaggio a quel settore economico che più di ogni altro ha contribuito e contribuisce a determinare, nel bene e nel male, - più nel bene, comunque - l'immagine di Firenze in Italia e nel mondo al di fuori dei tesori d'arte.
Vista attraverso le vetrine dei suoi negozi vecchi e nuovi, la citta' rimane sempre un luogo di grande fascino.

Indice

I negozi di Firenze fra storia e ricordo - Fabrizio Chiarelli
Tra negozi e botteghe - Piero Magi
Ricordo che... - Emma Micheletti
Addio "'Civaie" - Giorgio Batini
Mercati ieri, mercati oggi - Carlo Cresti
C'era una volta la vetrina - Carlo Cresti
Il "Buyer" è nato qui - Andrea Giuntini
"Grande e Piccolo" convivono - Paolo Albani

Note alle condizioni del volume

Nessuna. (T-CA)

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