"MAGLIA È BELLO". "Maglia è moda". "Maglia è fantasia". "Maglia è libertà". "Maglia è sport". Gli slogan si sprecano e sono tutti veri, verissimi. Calda, morbida, avvolgente, ma anche fresca, aerata, estiva. Sexy, provocante, ma anche casta, infantile. Ideale all'aria aperta, perfetta fra quattro pareti.
Pronta a dare a chi l'indossa sprint e dinamismo, ma anche languore e tenerezza.
Superba nel pullover cammello, giovane nella T shirt psichedelica, raffinata nel golfino di cashmere, luminosa nella polo di filo di Scozia, sorprendente nell'abito da sera che sta dentro il pugno di una mano. Irrinunciabile, soprattutto nel guardaroba maschile, dove si è insediata con modelli ormai classici e ha accettato regole e codici di comportamento precisi...
È la struttura della maglia, composta dagli anelli formati dall'andirivieni di un unico, lunghissimo filo, che la rende duttile, confortevole, piena di risorse, sempre disponibile. Un jolly, una carta vincente.
Sì, ma cosa c'è dietro?
La tecnica dell'intreccio a maglia è una delle più antiche, il prodotto è semplice, persino domestico: bastano due bacchette, al limite una sola, e un filo purchessia.
Ma può essere anche il frutto di un processo industriale complesso, in cui scienza, estro e gusto entrano in un gioco calcolatissimo e sempre diverso ad ogni stagione.