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Ricette Anarchiche Ricette Libertarie Les Cuisiniers Dangereux
[Con CD]
3 voll. in cofanetto

Ricette Anarchiche  Ricette Libertarie  Les Cuisiniers Dangereux [Con CD] 3 voll. in cofanetto
copie disponibili 1
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Edizioni La Fiaccola Siracusa
2008-2010-2011 120+130+108
22x22 (cm) ill. b/n n.t. - b/w ills.
bross. ill. a colori - paperback Nuovo - New
Italiano - Italian text   1400 (gr)
N/D - N/A N/D - N/A
47.00 €
 

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Ricette 

Anarchiche

Per quali complicate serie di eventi un piatto di spaghetti siciliano poté incontrare un rivoluzionario russo?
Che genere di segreto confidò uno smaliziato cuoco ad un bidello noto cantante e musicista di reggae veneziano?
Perché i comunardi parigini andavano strenuamente a caccia di topi?
Com'è che un ingegnere vegetariano si trovò ad alloggiare in un vagone delle ferrovie francesi?
Veramente il geniale autore di 4'33" vinse dei soldi parlando di funghi con un occhialuto presentatore televisivo?
Sappiamo bere e capire il valore di un semplice bicchiere d'acqua?
Quando la casualità creativa e il caos possono valorizzare la nostra gastronomia?
Possiamo preparare del cibo senza usare alcun tipo di violenza?
Quanta patafisica si occulta in un piatto di carciofi trifolati cucinati da un'egoista ragazza albanese?
Dei filetti di pesce possono essere idonei all'educazione di un bambino?
Il suono appassionato di una gaita galiziana può migliorare il sapore del risotto delle mondine?
Dei banalissimi stuzzicadenti possono diventare oggetti d'arte?
Cosa chiese per cena il giusto vendicatore degli assassinati dai cannoni dei carabinieri regi?
Un forte ritardo ad uno straordinario pranzo di famiglia può farci sfuggire un'eredità?
Quanta energia consuma e inquinamento produce una apparentemente inoffensiva brioche?
Si conoscono le vere cause della non buona digestione di tre giovani emigranti meridionali?
Queste e molte altre "rivelazioni" in questo singolare libro di ricette e anarchia. Un libro di ricette, sicuramente unico nel suo genere, che si legge senza interruzioni, quasi fosse un avvincente romanzo ad episodi. Un libro di ricette semplici e di storie spesso divertenti, ma qui l'invito suggerito è quello di tuffarsi nelle innumerevoli note a corredo che intendono, essenzialmente, propagandare una parte di storia mai narrataci con esattezza. Avvenimenti e personaggi dalle vite vissute controvento che ci spingono a riconsiderare, seriamente, la nostra appartenenza e complicità, all'attuale spietata e iniqua realtà politica e sociale. Con una narrazione che, saltando tra baccalà e polenta di castagne, riesce a offrire un'alternativa possibile all'ottuso suicidio di massa verso il quale stiamo tutti, più o meno consciamente, precipitando.
Quindi non mi resta che augurarvi: buona lettura e buon appetito!


Ricette 

Libertarie

Che arcani ingredienti utilizzava l'allegra nonna Cucca per ottenere detonanti colazioni alchemiche?
Come fu che il vasto dominio dell'imperatore dei risotti ebbe una così breve durata?
Pulcinella sarebbe veramente riuscito a mangiare tutto quello che sognava di ingurgitare?
Contemporaneamente ad una folla di 900 autorità allegramente a cena, gli operai superstiti della Thyssenkrupp cosa portarono a tavola?
La cottura di un pollo arrosto avrebbe potuto evitare la forca ad un irrequieto contadino?
Com'è che Aicha, giovane cuoca tunisina, riusciva a cucinare e a servire polli mutanti con otto paia d'ali?
Quali particolari tagli di carne adoperava per i suoi squisiti bolliti un oste veneziano? E poi, perché gli fini così male?
Possono delle porzioni di Bianco Mangiare aprirci le porte del paradiso?, e dei pezzetti di pan duro sono in grado di proteggerci dai fulmini?
È vero che abitare nei pressi di una centrale nucleare fa aumentare il colesterolo cattivo?
Che attinenza aveva la frugale cena di Michelangelo Buonarroti con gli anarchici che, nel 1894, per sfuggire alla dura repressione poliziesca si rifugiarono sui monti della Garfagnana?
Recuperare al gusto un brodo avanzato dal pranzo festivo, può condurre all'alcolismo?
Riuscite ad immaginare il più famoso e conteso cuoco svizzero cucinare per Malon, Arnauld, Malatesta, Guesde, Reclus, Bakunin?,
e chi di questi fumava pestilenziali sigarette turche?
Possiamo considerare Pippi Calzelunghe e i suoi pomeriggi a rosicchiare mele, una sorta di spontaneismo pedagogico libertario?
Continuano in questo libro le storie e le ricette del precedente "ricette anarchiche". Per chi ne fosse ancora curioso, ulteriori storie di vite vissute, di vicende storicamente esatte legate a ricette culinarie più o meno fattibili. Non sempre tutto è semplice, ma mai l'anarchia lo fu.
Buone esperienze e buon appetito.


Les Cuisiniers dangereux 

Ovvero cuochi pericolosi, canzoni taglienti & temerarie narrazioni di storie accidentalmente vere
[Contiene il CD dello spettacolo]

In questo libro, che chiude la trilogia sul cibo e l'anarchia, troverete un 'importante esposizione di menù gastronomici che si relazionano con curiosissime e temerarie narrazioni di storie accidentalmente vere: una sfortunata serata newyorkese della scrittrice Dorothy Parker coinvolta in un forzato e catastrofico giro di valzer con un ballerino totalmente ubriaco; il gioioso governo di saporiti e salutari minestroni utili a sostentare giovani poeti spiaggiati e le esaltanti esperienze autogestionarie di alcune Comuni anarchiche organizzate tra la pianura Padana, il Salento e le foreste del Brasile; la proverbiale balordaggine dei villici messa a confronto con la saggezza degli urbani e comprovata dalla caparbia riconquista della mano di un bambino e di un pugno d'olive; la divertente ma rischiosa pensata di due baldi giovanotti che riuscivano a mangiare nelle trattorie facendo girare il dovuto conto al presidente della Repubblica Italiana Sandro Pertini; le acrobazie aeree di alcune sfortunate erboriste, precorritrici del gioco del Quidditch, che abitualmente raccoglievano erbe, aiutavano a partorire, aggiustavano ossa, amavano il demonio e baciavano il culo alle capre; la funesta relazione tra le inadeguate capacità manuali dei cuochi di bordo e gli ammutinamenti degli equipaggi sulle navi della flotta russa; i rischi derivanti nel recarsi nella grotta del gigante Polifemo e gli straordinari argomenti di una cassetta di agrumi siciliani che permisero di trovare la soluzione del conflitto classista tra un nobile possidente ed un comunista disoccupato; le acute indagini poliziesche avviate da un furto di un'auto, da un incidente stradale e dal ritrovamento di un orecchio poi reclamato da un'incauta ragazza che desiderava soltanto assistere ad un concerto dei CCCP; le pericolose circostanze del rocambolesco furto di un paio di balconi in ottone ed i benefici effetti economici che un nano ne ebbe a conseguire; le mirabolanti avventure della salma di un premio Nobel per la Poesia che quasi annegò nel tentativo di realizzare il suo romantico sogno veneziano; il crollo di un turpe dittatore calvo finalmente appiccato a Milano ed il significato liberatorio e resistente di un semplice piatto di pasta al burro e formaggio offerto da papà Cervi; le robuste merende dei soffiatori di vetro muranesi alle prese con le sfuggenti anguille... ed ancora molti altri accadimenti ed una miriade di note storiche e culinarie.
Oltre a tutto questo, e a molto altro ancora, le tavole a fumetti di Giuseppe Palumbo, del prof. Bad Trip (Gianluca Lerici) e di Fabio Santin illustrano l'avventura africana di un baldo ed ottuso soldatino italiano, la marcia delle impettite truppe patafisiche avviate verso il domenicale scervellamento, lo sconvolgente enigma che si nascondeva dietro il successo di una squisita pietanza servita in un'osteria a Venezia nel 1520. Inoltre, nella filosofia del meglio abundare quam deficere, avrete l'opportunità di dare un'occhiata ad una sorta di copione per uno spettacolo teatrale ed ascoltare uno splendido cd di canzoni taglienti e sempre attuali.


Note alle condizioni del volume

Nessuna. (T-CA)

 
 

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