Le storiche collezioni della Specola forniscono uno sfondo unico alle opere di Patrizio Travagli e al suo percorso intrapreso fin dal 2000 sull'analisi della forma e della metamorfosi. L'artista, utilizzando molteplici materiali, dalla ceramica, alla carta, al vetro, alla pelle, spazia tra varie espressioni quali la pittura, la scultura e la grafica. Qui alla Specola, egli colloca le sue opere non solo nello specifico spazio per le mostre temporanee, ma anche all'interno del percorso museale, dentro le vetrine, quasi a fondersi, ad amalgamarsi con gli animali. Non sono però rappresentati gli animali, non sono raffigurate le cere anatomiche del Museo, ma viene data forma all'idea del mutare e del divenire: gli esseri viventi e la natura sono solo uno spunto su cui lavorare oppure rappresentano l'occasione di evidenziare una realtà diversa e insolita del mondo naturale?