Il ritorno all'ordine nella cultura del primo Novecento
Author(s) | Valerio Vagnoli | ||
Editor | Liviana Editrice | Place | Padova |
Year | 1985 | Pages | 104 |
Measure | 17x24x1 (cm) | Illustration | non illustrato - not illustrated |
Binding | bross. ill. - paperback | Conservazione | Nuovo - New |
Language | Italiano - Italian text | Weight | 300 (gr) |
ISBN | 8876753869 | EAN-13 | 9788876753862 |
price | 20.00 € | discount | 30% |
discount price | 14.00 € |
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L'itinerario culturale, artistico e politico degli intellettuali italiani che videro il graduale affermarsi del fascismo, è ripercorso in questo lavoro attraverso una stringente analisi interdisciplinare. Emergeranno allora aspetti nuovi sul ruolo e sulle responsabilità che alcune tra le figure maggiori del primo Novecento ebbero nel preparare la strada al fascismo stesso, e ci si accorgerà come non ci fosse niente di casuale nel complesso quadro di forze di quegli anni. E, per esempio, sconcertante notare con quanto rapida intuizione un Prezzolini punti, in tempi non ancora pienamente compromessi (e ben prima di altri) sulle capacità organizzative e di guida di Mussolini. D'altro canto la stessa manovra di riportare l'Avanguardia sui binari della tradizione non sara casuale, ma frutto di un preciso disegno.
L'interventismo, la guerra, i giornali di trincea, i diari e le lettere degli intellettuali al fronte, le incertezze del dopoguerra, il recupero della tradizione anche nella pittura, vengono qui prese in esame senza trascurare gli avvenimenti storici, politici e sociali che caratterizzano tutto il periodo.
Infine questo saggio sul Ritorno all'ordine nella cultura del primo Novecento illumina da vicino l'indirizzo politico di alcune riviste quali «Rete Mediterranea», «La vraie Italie», «La Ronda», «Valori Plastici», pervenendo
alla conclusione di trovarsi di fronte ad un disimpegno ormai completamente diverso da quello già proclamato da un Palazzeschi o da un De Robertis. Non a caso, il lavoro si conclude con la rievocazione della polemica tra Prezzolini e Gobetti sulla Società degli Apoti, analizzando il tentativo da parte di Prezzolini di dare una giustificazione storica al fascismo e la risposta chiara, evidente e precisa, da parte di Gobetti, sulle responsabilità che gli intellettuali, tra cui lo stesso Prezzolini, avevano avuto nell'affermazione del regime.
Note alle condizioni del volume
Nessuna. (T-CA)
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