Nella città che fu la prima capitale normanna del Sed, sorge mo dei manieri più celebri ed affascinanti dell'intera Penisola.
Eretto dai Normanni e reso immortale da Federico Il di Svevia che qui emanò le sue Constitutiones, il castello di Melfi è stato il muto testimone d’importanti vicende che hanno fatto la storia del Mezzogiorno d'Italia e son solo.
Nonostante gli infiniti rimaneggiamenti subiti nel corso della sua storia quasi millenaria, dovuti soprattutto ai tanti terremoti che nei secoli hanno colpito la regione, ha conservato intatto quel senso di potenza politica e militare che chi lo volle, ricercò fortemente..
Se si esclude, tuttavia, la monografia che Gaspare Lenzi dedicò al castello nel 1935, opera tra l'altro che nacque quasi per caso dopo il consistente intervento di restauro che seguì il terremoto di cinque anni prima e diretto dallo stesso autore del libro, non esistono altri testi che abbiano trattato in maniera approfondita l'argomento.
In particolare ad oggi mancava una precisa ricostruzione delle fasi costruttive del castello che poteva scaturire solo da uno studio allento e sistematico.
Frutto di ricerche su fonti d'archivio e di attente